• Pubblicata il
  • Autore: Sheila
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Una sera in dico - Como Trasgressiva

era un giovedì sera. Con il mio ragazzo sergio era già un po' di tempo che non andava più bene. quella sera perciò ero uscita sola. Ero andata in un disco club gay e lesbo che spesso frequentavo. Mi trovavo al banco bar seduta a sorseggiare un mohito, quando si avvicinò una ragazza di colore. Ragazza è un eufemismo, era alta più di 1,90 cm. Si sedette vicino ame e si presentò. Si chiamava Ester e veniva dall'Olanda, parlava un discreto italiano, si trovava in Italia per lavoro ed era uscita per distrarsi. Indossava dei jeans e una maglietta a maniche corte, nulla di più, dalla quale uscivano due braccia muscolosissime. Mi disse infatti che praticava body building, e che aveva vinto parecchie gare. ero eccitatissima, anche se erano ormai moltissimi anni che non avevo esperienze con donne, ma Ester era così maschile ... Io le dissi che mi chiamavo Sheila e che anche io ero usicta per distrarmi. Sembrava veramente interessata a me e la cosa mi stuzzicava, così quando mi chiese di appartarci nel privé, mio malgrado le dissi che forse non ero la persona giusta. Lei non capiva, mi scrutò e mi chiese cosa c'era che non anadava. Io indossavo una mini bianca, con una magliettina nera con lustrini e nonostante i sandali alla schiava con tacco 12 cm, le chiesi di abbassarsi per incrociare da vicino i nostri sguardi:"Ester non voglio giocare né voglio essere presa in giro. Ti sei accorta che sono una trav?" Lei rimase sbigottita, "cosa stai dicendo" disse, "non ci credo". Si avvicno, e posandomi una mano sotto il ventre, tastò il mio pisellino. "Non ci posso credere" e ridendo "ma sei bellissima sheila". Io ero un po' sulle mie, perché ero molto attratta da lei, ma non capivo se ero ancora di suo gardimento. Mi distolse dai miei pensieri abbraciandomi e stringendomi per la vita ,mi sollevò per darmi un bacino vicino alla bocca. "E' interessante, mi piaci Sheila, è la prima volta che vengo attratta da un uomo, ahahahaha" mi disse " ma che uomo!". Non capivo se era seria o mi prendeva in giro, così feci per andarmene, ma lei mi prese per il braccio e mi fermò. "Non scappare Sheila, sul serio mi piaci un sacco, non ti sto prendendo in giro, è vero sono lesbica, ma tu sei femmina, guarda che gambe che hai, e anche il tuo culetto è strepitoso". Il mio sorriso fu la migliore delle risposte, però la avvertii che io sono femmina sempre anche a letto. "Che problema c'è- rispose - a me piace dominare". Mi strinse nuovamente per la vita e inziammo a baciarci vorticosamente. Le sue forti mani scendevano sulla mia schiena, continuarono sotto la mini, poi la destra si infilò fra il tanga e iniziò a stuzzicare il mio buchino.Mi sussurrava dolci parole nella sua lingua a me incomprensibile. Io ero eccitatissima, questa nuova esperienza mi dava emozioni sconosciute. Oramai i problemi con Sergio erano solo un ricordo
continua

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