• Pubblicata il
  • Autore: Goffredo dell'asta
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Segretaria con sorpresa - Como Trasgressiva

la segretaria con cui avevo avviato la societa' aveva avuto un figlio e gia' da qualche settimana ero costretto a mandare avanti il mio studio da solo; infine decisi che era ora di trovare un nuovo aiuto, e misi un annuncio d'assunzione.
Ovviamente tenni conto delle capacita'... ma la dote primaria per me doveva essere un fisico da urlo non disgiunto da una certa simpatia, ovviamente.
Visionai decine di candidate, sino a quando conobbi questa tipa... era una brasiliana, bellissima e delicata, con un corpo minuto ma due tette enormi, due occhi profondi ed espressivi, capelli lunghi e fluenti, e, con mia somma gioia, non provava imbarazzo nel mettere minigonne e tacchi alti, come potetti constatare gia' dal primo colloquio.
Certo aveva un nome per noi Italiani non proprio desiderabile, dal momento che appariva essere maschile, ma la ragazza mi spiego' che, come avevo intuito, era un nome che, nel loro paese, aveva valenza tanto femminile quanto maschile.
La presi in prova, con la segreta speranza di poterla conquistare. La tipa era davvero bella e non sembravano dispiacerle i miei complimenti...
tutto prosegui' nella norma per un paio di settimane; settimane di fuoco per me, che la radiografavo ogni volta che mi avvicinavo a lei, perdendomi in quelle gambe lunghe e affusolate, ammirando rapito quelle caviglie strette, quelle movenze leggere e delicate che mi facevano rimescolare gli ormoni come un diciottenne. E come un diciottenne, in effetti (non riuscendole a mettere le mani sopra) mi masturbavo incessantemente, a casa e, negli ultimi tempi, anche nei bagni dell'ufficio, sognando di poterla fottere con la potenza di un minotauro in astinenza!!
Questo sino a quando avvenne LA SVOLTA... come al solito l'avevo chiamata nel mio ufficio spesso, anche quando non ve ne era troppo bisogno. Ed ancora una volta, mi era venuta un'erezione epocale... cui diedi sfogo come potevo. In altre parole, pippe. All'orario di chiusura dell'ufficio, preso da un raptus quasi incontrollabile, andai al bagno, dove la mia mano ebbe un'incontro ravvicinato col mio pene per una buona mezz'ora. Quello che non avevo considerato, era di perdere il senso del tempo, come in effetti avvenne.
Quando ebbi finito, le luci erano spente, ed era evidente che fossero andati tutti via. La cosa non mi sconvolse troppo, in quanto avevo comunque una copia personale delle chiavi dell'ufficio, quindi non vi sarebbe potuto essere pericolo di rimanere chiusi all'interno.
Tuttavia, andai a passo svelto verso l'uscita sperando di trovare ancora LEI, in quanto era suo compito chiudere tutto prima di andare a casa; ma giunto nei pressi dell'androne principale, notai esservi ancora le luci accese in quella sala.
Incuriosito, rallentai il passo e, furtivamente, mi affacciai per vedere se la mia bella preda fosse intenta a chiudere o chi altro vi fosse ancora.
Quello che vidi mi colpi' e turbo' insieme, lasciandomi inebetito, senza parole, continuando a guardare la scena.
La mia bella segretaria era li', seduta proprio SOPRA la sua scrivania, ma... non era davvero quella che credevo!
Aveva abbassato la gonna, e, scostando le mutandine, aveva tirato fuori un'enorme cazzo turgido, che stava dimenando con foga, stringendolo e martoriandolo in una sega rabbiosa. Aveva ancora le calze a rete e i tacchi a spillo, e quel contrasto cosi' evidente mia stava... turbando.
Arretrai due passi, tornando invisibile nell'ombra: lei non sembrava avermi notato, impegnata com'era a procurarsi piacere.
La osservai dapprima stupito, poi curioso... dopo pochi minuti, arrapato. Lei gemeva e si muoveva con grazia, ondeggiando al ritmo imposto dalla masturbazione di qull'arnese spropositato, cosi' in contrasto con la sua struttura fisica piccolina, quasi eterea. Nel frattempo, anch'io avevo preso a masturbarmi.
Aspettai, la osservai ancora; poi capii di desiderarla ancora, e molto. E che forse quella poteva essere la mia occasione...
rimisi nella patta il mio pene, poi feci tre passi decisi, rumorosi, irrompendo nella stanza.
Finsi stupore, balbettando che non capivo, e chiedendole spiegazioni.
Lei quasi mori' dallo spavento e dalla vergogna. Letteralmente si tuffo' dietro la scrivania, e quando riemerse, un'istante dopo, si stava coprendo le parti intime con dei fogli.
Fui severo ma non brusco. Le chiesi perche' non mi aveva detto d'essere una Trans, al che mi replico' che aveva gia' passato tanti colloqui di lavoro e che, quando venivano a sapere di qel "particolare", invariabilmente non veniva assunta.
Poi le chiesi perche' stesse praticando autoerotismo sul posto di lavoro. Mi rispose che era certa fossero tutti andati via, e che di tanto in tanto si concedeva quella "distrazione", perche' l'eccitava l'idea di masturbarsi la sera nella stanza dove avrebbe lavorato la mattina dopo, dove nessunoa conosceva il suo piccolo segreto...
Assunsi un'aria di biasimo. Poi mi dichiarai incuriosito, dicendo di non avere mai conosciuto una Trans... quindi provai il tutto per tutto. Gli ordinai di abbassare quei fogli, perche' non ero riuscito a vedere quasi nulla, ed invece volevo capire e vedere bene come fosse fatta.
Con mia immensa gioia, che celai con enorme difficolta', lo fece. La giovane Transex aveva un pisellone di almeno 26-27 centimetri...e cosa ancora piu' intrigante, nonostante l'accaduto, era ancora perfettamente in tiro!
L'aveva ancora duro e spavaldo, con la cappella scoperta, coperto di vene pulsanti, ancora lucido di sudore e sperma.
Mi avvicinai lentamente, e lo presi tra due dita, saggiandone la consistenza. Lei si ritrasse leggermente, chiedendomi di non farle male, ma terminando la frase con un sommesso gemito, mentre stringevo le dita.
Quindi le chiesi, guardandola negli occhi, perche' ce l'avesse ancora cosi' duro, nonostante lo spavento.
Fu allora che seppi dalla sua stessa voce di piacerle davvero, e che quello che si stava verificando, in effetti, era molto simile alle sue fantasie erotiche. Il massimo dello stupore lo ebbi quando mi confesso' di masturbarsi spesso pensando a me (proprio come io lo facevo con lei!).

Ormai le tempie avevano preso a battermi, ed avevo un'uccello nei pantaloni con cui avrei potuto tranquillamente spaccare le noci. Mi feci coraggio e glie lo dissi.
Volevo che mi dimostrasse davvero quello che aveva detto. Volevo che lo riprendesse in mano, e che terminasse quella pippa che io avevo interrotto, e che lo facesse adesso. Alla mia presenza.
Non sembro' affatto dispiaciuta. Torno' a sedersi sulla scrivania, e poi lo prese tra due dita come avevo fatto io, iniziando a scoprire il glande con aria voluttuosa, guardandomi in maniera eccitante e conturbante oltre ogni dire, mentre nel contempo, lentamente, se lo menava.
Continuo' in tale maniera per poco, pero'. Infine, eccitata sino allo spasimo, inizio' a sbatterlo in su ed in giu' furiosamente, con velocita' sempre maggiore, tanto che in breve non era piu' distinguibile la sua mano per come frullava nell'aria tentando di placare quel cazzo asinino, insaziabile e prepotente.
Eppure, dopo un paio di minuti di quella super sega a velocita' luce, venne. Sborrando con ampi flutti di sperma caldo e denso, che si andarono a spalmare sulla scrivania ed, in parte, su una sua coscia.
Si fermo' ansimando, quasi cianotica per lo sforzo... ed ancora, notai l'anomalia, la poca proporzione tra quel corpo aggraziato e femminile, quella ragazza di statura bassina... dotata di quel pene fuori misura, tanto lungo e spropositato, su di lei, che mi venne il sospetto che potesse essere persino in grado di succhiarselo da sola, se avesse voluto.

Tenni per me queste considerazioni sviluppate mentalmente, e, avvicinandomi a lei con fare (malcelato!) paterno, le sfiorai la testa, dicendole che per quella volta ero soddisfatto. Ma che avrebbe dovuto accontentarmi nel togliermi qualche mio vezzo, se avesse voluto conservare il posto di lavoro. Lei sorrise maliziosa, consapevole di avermi colpito. E forse che mi era piaciuta piu' di quanto avessi dato a vedere.
Quella sera puli' tutto, ed ando' via con un'allegria che lasciava aperte molte porte. Io terminai ancora una volta la giornata tirando il collo al mio pene... ma ero consapevole che dall'indomani le cose sarebbero potute finalmente cambaire. Prendendo una piega che non mi sarei mai potuto aspettare, ma sarebbero cambiate. E quella ragazza, Trans, o come dir si voglia, sarebbe stata MIA!

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31/05/2007 18:11

marck

w le trans!!!

30/04/2007 19:16

francesco

mi piacerebbe avere una simile segretaria

27/04/2007 18:53

AlucardXBenito

ma lo sai ke 6 1 ciolla?! siamo nel 2oo7 e ancore c'è qlkn ke kiama i neri "negri"...poi dc ke è colpa nostra ke l Italia va a puttana, ma vai a CACARE...ke tristezza pensare ke c sn ancora csì tanti omofobici!!!

26/04/2007 17:13

Benito

Goffredo dell'asta Titolo Segretaria con sorpresa Storia la segretaria con cui avevo avviato la societa' aveva avuto un figlio e gia' da qualche settimana ero costretto a mandare avanti il mio studio da solo; infine decisi che era ora di trovare un nuovo aiuto, e misi un annuncio d'assunzione. Ovviamente tenni conto delle capacita'... ma la dote primaria per me doveva essere un fisico da urlo non disgiunto da una certa simpatia, ovviamente. Visionai decine di candidate, sino a quando conobbi questa tipa... era una brasiliana, bellissima e delicata, con un corpo minuto ma due tette enormi, due occhi profondi ed espressivi, capelli lunghi e fluenti, e, con mia somma gioia, non provava imbarazzo nel mettere minigonne e tacchi alti, come potetti constatare gia' dal primo colloquio. Certo aveva un nome per noi Italiani non proprio desiderabile, dal momento che appariva essere maschile, ma la ragazza mi spiego' che, come avevo intuito, era un nome che, nel loro paese, aveva valenza tanto femminile quanto maschile. La presi in prova, con la segreta speranza di poterla conquistare. La tipa era davvero bella e non sembravano dispiacerle i miei complimenti... tutto prosegui' nella norma per un paio di settimane; settimane di fuoco per me, che la radiografavo ogni volta che mi avvicinavo a lei, perdendomi in quelle gambe lunghe e affusolate, ammirando rapito quelle caviglie strette, quelle movenze leggere e delicate che mi facevano rimescolare gli ormoni come un diciottenne. E come un diciottenne, in effetti (non riuscendole a mettere le mani sopra) mi masturbavo incessantemente, a casa e, negli ultimi tempi, anche nei bagni dell'ufficio, sognando di poterla fottere con la potenza di un minotauro in astinenza!! Questo sino a quando avvenne LA SVOLTA... come al solito l'avevo chiamata nel mio ufficio spesso, anche quando non ve ne era troppo bisogno. Ed ancora una volta, mi era venuta un'erezione epocale... cui diedi sfogo come potevo. In altre parole, pippe. All'orario di chiusura dell'ufficio, preso da un raptus quasi incontrollabile, andai al bagno, dove la mia mano ebbe un'incontro ravvicinato col mio pene per una buona mezz'ora. Quello che non avevo considerato, era di perdere il senso del tempo, come in effetti avvenne. Quando ebbi finito, le luci erano spente, ed era evidente che fossero andati tutti via. La cosa non mi sconvolse troppo, in quanto avevo comunque una copia personale delle chiavi dell'ufficio, quindi non vi sarebbe potuto essere pericolo di rimanere chiusi all'interno. Tuttavia, andai a passo svelto verso l'uscita sperando di trovare ancora LEI, in quanto era suo compito chiudere tutto prima di andare a casa; ma giunto nei pressi dell'androne principale, notai esservi ancora le luci accese in quella sala. Incuriosito, rallentai il passo e, furtivamente, mi affacciai per vedere se la mia bella preda fosse intenta a chiudere o chi altro vi fosse ancora. Quello che vidi mi colpi' e turbo' insieme, lasciandomi inebetito, senza parole, continuando a guardare la scena. La mia bella segretaria era li', seduta proprio SOPRA la sua scrivania, ma... non era davvero quella che credevo! Aveva abbassato la gonna, e, scostando le mutandine, aveva tirato fuori un'enorme cazzo turgido, che stava dimenando con foga, stringendolo e martoriandolo in una sega rabbiosa. Aveva ancora le calze a rete e i tacchi a spillo, e quel contrasto cosi' evidente mia stava... turbando. Arretrai due passi, tornando invisibile nell'ombra: lei non sembrava avermi notato, impegnata com'era a procurarsi piacere. La osservai dapprima stupito, poi curioso... dopo pochi minuti, arrapato. Lei gemeva e si muoveva con grazia, ondeggiando al ritmo imposto dalla masturbazione di qull'arnese spropositato, cosi' in contrasto con la sua struttura fisica piccolina, quasi eterea. Nel frattempo, anch'io avevo preso a masturbarmi. Aspettai, la osservai ancora; poi capii di desiderarla ancora, e molto. E che forse quella poteva essere la mia occasione... rimisi nella patta il mio pene, poi feci tre passi decisi, rumorosi, irrompendo nella stanza. Finsi stupore, balbettando che non capivo, e chiedendole spiegazioni. Lei quasi mori' dallo spavento e dalla vergogna. Letteralmente si tuffo' dietro la scrivania, e quando riemerse, un'istante dopo, si stava coprendo le parti intime con dei fogli. Fui severo ma non brusco. Le chiesi perche' non mi aveva detto d'essere una Trans, al che mi replico' che aveva gia' passato tanti colloqui di lavoro e che, quando venivano a sapere di qel "particolare", invariabilmente non veniva assunta. Poi le chiesi perche' stesse praticando autoerotismo sul posto di lavoro. Mi rispose che era certa fossero tutti andati via, e che di tanto in tanto si concedeva quella "distrazione", perche' l'eccitava l'idea di masturbarsi la sera nella stanza dove avrebbe lavorato la mattina dopo, dove nessunoa conosceva il suo piccolo segreto... Assunsi un'aria di biasimo. Poi mi dichiarai incuriosito, dicendo di non

25/04/2007 18:22

Benito

Ecco perchè l'Italia va male! siete diventati una banda di ricchioni rotti nel culo! presto farete anche le marchette agli arabi, ai cinesi, ai negri già le fate..... che schifo! uomini di merda!

25/04/2007 13:57

moralizzatore

ognuno si scopa chi vuole e chi gli piace.. tuttavia sei uno di quei capi pieni di soldi che sfrutta i dipendenti che magari ogni giorno ti muore qualcuni sul lavoro.. ti assumi le segretarie apposta per trombartele.. prenditi sto cazzone stronzo

23/04/2007 22:14

LA MUMMIA

GIA UNO CHE SI CHIAMA GOFFREDO DELL'ASTA SIGNIFICA CHE PRENDE L'ASTA NELLE PACCHE DEL CULO E COME AL SOLITO SCRIVI STRONZATE D'UFFICIO CON IL PENNARELLO NERO IN CULO MA NON VEDI QUANTO SEI DEFICENTE??? MA VA A CAGARE TU E LA TUA STORIA DA DEMENTE SI VEDE CHE TROPPO INNCHIOSTRO IN CULO TI FA MALE E SPARI MERDATE NERE DAL CERVELLO DI GRAN RICCHIONE BUCCHINARO CHE SEI

20/04/2007 17:19

Zozzone

Che storia raga....mi viene voglia di tagliarle il cazzo a Goffredo ancora sporco di merda tirato fuori dal culo del trans e infilarglielo in bocca bello saporito

19/04/2007 18:41

lothar

scusa goffredo ma,a parte Sircana,che e'uomo e non donna lo capisce chiunque.Quindi mi sa'che lo sapevi e non vedevo l'ora di avere un rapporto gay

19/04/2007 14:20

Alucard

uhm...carina ma ovviamente d pura fantasia...

18/04/2007 17:59

FABIETTA

che fantasia piatta, solito clichè della segretaria trans.....ma che, sarai mica Sircana per caso?

18/04/2007 12:14

Agent Orange

Una storia piena di erotismo... complimenti!

17/04/2007 19:49

m

ahhahahahah ! volevi assumere una bella gnocca per chiavartela e ti ritrovi con un trans che t' incula ! Ben ti sta !

17/04/2007 12:42

luca

è sicuramente una storia vera! io corteggiavo una gran fica che poi ho scoperto essere un UFO!!!!

17/04/2007 12:06

Nicola sabbatini

Grazie avevo prorpio bisogno di qualcosa che mi aiutasse(capito in che senso??)...DISFUNZIONE ERETTILE....ottime le scelte stilistiche da appasionato del genere posso notare la citazione al rigo 6 di "lolona la segretaria in calore"(o mio dio)... Cordiali saluti dott. Nicola Sabbatini

17/04/2007 11:36

marco

Ma come si fa a non accorgersi che la persona su cui sbavi e ci lavori da due settimane non è una donna ma un trans. solo un affamato di ciccia nerchina come te non se ne poteva accorgere, o meglio direi,sono tutte cazzate inventate ma molto desiderate,avresti(secondo me) preso più punti a dire che ti farebbe piacere prendere in bocca tutta quella roba che sogni,non sei il solo comunque se può esserti di conforto,l'importante è essere sempre se stessi e vivere la propia sessualità con disinvoltura e non curanza degli altri,stai sicuro che il 95% dei frequentatori di questo sito sfottono e ingiuriano per dimostrarsi veri uomini ma in realtà hanno il culo molto chiacchierato.

17/04/2007 10:42

Giustiziere

Ma che e''' qua siete tutti ricchioni immaginari che sognano il cazzo???!!!!

15/05/2007 16:06

MARCO

PERO' NON TI IDENTIFICARE COME UOMO,TU NON CENTRI NIENTE CON QUESTA CATEGORIA.

08/07/2007 17:12

smek

Molto eccitante il tuo racconto. Le trans molto femminili con il corpo minuto e delicato e al contempo dotate in modo abnorme mi fanno impazzire. Ne ho conosciuta una a Viareggio che assomiglia moltissimo al personaggio del tuo racconto

06/05/2007 02:20

SIMONE

SONO UN UOMO E COME TALE PER DIRLA VOLGARMENTE,HO IL CAZZO,MI PIACE SCOPARE DONNE E TRANS,NO UOMINI,AVENDO IL CAZZO MI PIACE MASTURBARMI,QUINDI COME TOCCO IL MIO ,HO FATTO LA PRIMA ESPERIENZA CON UN TRANS ,POI UNA SECONDA E POI ABITUALMENTE MI PIACE ANCHE SUCCHIARLO E PRENDERLO,PROVARE A FARE QUESTE ESPERIENZE PRIMA DI MORIRE NON E SBAGLIATO ,A MIO PARERE QUELLI CHE CRITICANO SONO DEGLI IGNORANTI ,OGNUNO SCOPA E GODE COME GLI PIACE,RISPETTATE IL PIACERE ALTRUI MORALISTI CORNUTI.

03/02/2009 23:02

14cm e mezzo

Sono etero, ma una trans del genere non me la farei sfuggire...

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