• Pubblicata il
  • Autore: Ginevra
  • Pubblicata il
  • Autore: Ginevra

La Spiaggia 2 - Como Trasgressiva

Il sole impietoso scalda la superficie diseguale degli scogli, ma io ne sono felice, amo l’estate. Questa domenica ho optato per un topless fra gli scogli, il bordo piscina mi ha annoiato e soprattutto non avevo voglia di bissare con Edoardo. Paganini non replica. Mentre me ne stavo coricata languidamente sul mio scoglio all’improvviso un’ombra mi oscura il sole. Socchiudo gli occhi e incontro lo sguardo penetrante del bel Fabio. “Non ti sei comportata bene con il mio amico” mi accusa subito. “Se Edoardo crede di avere il bis sono problemi suoi. E’ il primo che si lamenta di una scopata saltuaria” gli rispondo volutamente acida sperando che se ne vada, ma lui invece si siede sul mio asciugamano con fare prepotente. “Chi ti ha dato il permesso di sederti qui?” gli dico indignata. Lui mi guarda intensamente ma non dice nulla. Prima fissa il mio volto poi passa lo sguardo sul mio seno dai capezzoli eretti. Sono eccitata, lo ammetto, il comportamento distaccato di Fabio mi attizza molto mi piace tutto i lui che e un gran figo devo ammetterlo fisico perfetto moro alto e soprattutto un viso e uno sguardo che non perdona. Cerco però di non farglielo capire, non sono pronta a cedere così facilmente se non sono io a decidere il gioco. Lui continua a non dire nulla e a fissarmi, vedo la rabbia e il desiderio nei suoi occhi scuri e ardenti. All’improvviso la sua mano stringe la mia coscia destra con fare possessivo e mi allarga le gambe. Non so quali siano le sue intenzioni, ma la situazione mi eccita sempre di più. Quello che riesce a vedere grazie alle dimensioni molto ridotte del mio costume pare interessargli parecchio perché con voce dura mi intima: “Alzati!” Ormai sono in ballo e voglio ballare così mi alzo. Lui mi afferra per un braccio e mi trascina fra gli scogli più in basso, quelli che vengono lambiti dalle onde. Ci immergiamo in acqua e lui mi porta in una piccola grotticella di cui ignoravo l’esistenza. Siamo soli, ma lui mi lascia andare e continua a fissarmi. Non ne posso più di quel silenzio. “Cosa ti aspetti da me?” domando allora. “Sto ancora pensando a come sia meglio fotterti” risponde in malo modo lui, ma io non mi offendo, anzi sono curiosa di sapere cosa vuole fare. Nel suo sguardo si accende una scintilla, ha deciso e mi afferra con entrambe le braccia spingendomi verso una sporgenza del muro. Non mi bacia, mi strizza il seno fra le mani e continua a fissarmi in volto. Senza alcuna gentilezza abbassa una mano e me la infila nel costume. Sono bagnatissima e non fa alcuna fatica a penetrarmi. Prima mette un dito, poi due, tre e io inizio a sentire il godimento crescere in me. Il suo cazzo duro e di spropositate dimensioni tende la stoffa del suo costumequasi a volerlo strappare, sta chiedendo di essere tirato fuori e godere anche lui del mio corpo. Faccio per estrarlo, ma lui mi ferma. “Non mi toccare, non sono qui per questo. Devo darti una lezione, non farti fare i tuoi giochetti” Ma dal mio sguardo deve aver intuito che le sue minacce non mi hanno affatto spaventata allora mi tira per i capelli e mi fa girare. Ora gli do la schiena. Non ci vuole una scienza per capire quale sarà la “punizione”. So benissimo quello che intende fare e la cosa mi piace sempre più. Amo gli uomini duri che sanno quel che vogliono e che sanno anche prenderselo. Mi fa piegare a novanta e mi sfila il costume. Ora sono aperta davanti a lui. La mia fica madida è dilatata dal giocare che hanno fatto le sue dita. Sento un fruscio, anche lui si è tolto il costume. Il suo cazzo duro caldo e teso in tutta la sua grandezza
mi striscia fra le natiche. Un colpo improvviso ed è immerso fino alla base nell’umido calore del mio corpo di donna. Inizia a pompare furiosamente mi sento riempire tutta, ma so che non è questo il suo obiettivo, so che è solo il preludio. Infatti, veloce come ha iniziato si ferma. Mi allarga le natiche, so che sta guardando il mio buchetto. Rinfila le dita nella mia fica e le inumidisce con i miei umori e così si fa strada nel mio culo. Non mi aspettavo tanta premura, ma meglio così decisamente. Prima infila solo un dito, ma nota che non c’è troppa resistenza così tasta il terreno con due e poi tre. Quando finalmente pare soddisfatto lubrifica di nuovo e sento la cappella premere sulla piccola apertura anale. Preme dolcemente finché la grossa cappella non entra. Il più è fatto e rilascio il respiro che non mi ero nemmeno accorta di aver trattenuto. Non è la mia prima volta, ma non ci sono comunque abituata soprattutto a un coso di tali dimensioni. Non ancora per lo meno. Piano piano lui affonda sempre più finché non sento le palle che sbattono contro la mia fica. Ora è completamente dentro e abbandona ogni pretesa di gentilezza. Inizia a pompare a più non posso, lo estrae quasi del tutto e lo rimette dentro tutto. E’ un’agonia e un piacere al tempo stesso. Sento come se mi entrasse fino nello stomaco, lo sento in gola, mi strazia la carne e fa palpitare il sangue nelle vene. Mi dimeno, mi fa male, ma allo stesso tempo il dolore è mischiato al piacere. Inizio a toccarmi il clitoride, sempre più forte ormai il piacere è prossimo. Vicino, lo sto toccando, sì. Il mio grido si perde nel vuoto della grotta. Mi scopa ripetutamente e i miei forti e piacevolissimi orgasmi si ripetono fino che anche lui non viene copiosamente all interno del mio orifizio più nascosto e meno esplorato. Pochi minuti e lui si rialza e si ricompone. Io sento lo sperma colarmi fra le gambe. Mi guardo. C’è anche del sangue. Amen, il piacere mi ha ripagata di qualsiasi sofferenza anche se e stato inizialmente molto piu doloroso date le dimensioni della mia prima volta. Non dico nulla e guardo il bel Fabio. Ha sempre sua aria spavalda, mi prende con forza mi bacia e io mi sento morire e poi rinascere allo stesso tempo tra le sue braccia. “Non dovevi godere. Ma sei troppo bella e speciale per negarti qualcosa” fu l’unica sua dichiarazione che lo fece sembrare ai miei occhi piu umano e piu lontano dalla figura di un dio bello e distaccato prima di rituffarsi in mare e scomparire dalla mia vista ancora completamente nudo mostrandomi ancora una volta il suo corpo perfetto e che tanto mi aveva fatto stare bene. Sorrisi. E pensai tra me e me che questa volta non avrei seguito l esempio di paganini e che avrei volentieri concesso il bis...

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!
20/07/2007 13:18

fracy

w un bel culo

17/08/2007 08:56

Mao

Le belle storie capitano sempre agli altri..se e' vera.

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati