• Pubblicata il
  • Autore: Ginevra
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In Spiaggia - Como Trasgressiva

Sono una comune studentessa universitaria che per non pesare troppo sui genitori dà ripetizioni a ragazzini delle medie e dei liceo. Apparentemente posso sembrare una brava ragazza, ma il sesso mi piace troppo per esserlo davvero. Di solito la domenica d’estate è una noia perché vado al mare con la famiglia (l’ho detto che SEMBRO una brava ragazza), ma per fortuna lo stabilimento è grande e io posso cercare degli “svaghi”. Oggi, per esempio, ero a bordo piscina sdraiata a prendere il sole. Ero stesa a pancia sotto e non portavo il pezzo di sopra del bikini. Avevo notato che un bel ragazzo bio e dagli occhi chiari seduto sulle gradinate sopra di me mi lanciava occhiate curiose e maliziose. Per stuzzicarlo ogni tanto mi alzavo sui gomiti permettendogli di vedere bene il mio seno. Porto una quarta ed è una delle parti del mio corpo cui vado maggiormente fiera e che, lo ammetto, mi piace esibire. Intanto il ragazzo che mi stava guardando con sempre maggiore interesse aveva iniziato a parlare con un amico e, dalle occhiate che mi lanciavano entrambi, capii di essere l’oggetto della loro conversazione. Finalmente il ragazzo, forse spronato dall’amico, si decise ad avvicinarsi a me. “Ciao, scusa, ma io e il mio amico Fabio non abbiamo potuto fare a meno di notarti. Ti và di unirti a noi per una nuotata?” “Certo, perché no” rispondo io e a lui si illumina lo sguardo “Scusami, che maleducato. Io sono Edoardo” “Ginevra” rispondo io alzandomi a sedere per stringergli la mano che mi stava tendendo. Lui mi fissava palesemente il seno che non facevo assolutamente nulla per nascondere e questo mi fece inturgidire i capezzoli per l’eccitazione. Non potendo fare il bagno in topless chiesi a Davide di aiutarmi ad allacciare il bikini. Le sue dita mi sfiorarono la schiena eccitandomi ancora di più. Non indugiai oltre e mi tuffai in piscina. Edoardo e Fabio mi raggiunsero subito. Anche Fabio sembrava molto interessato a me,oltre ad essere un gran bel figo moro occhi penetranti fisico parfetto... ma lasciò il campo libero all’amico facendosi da parte. Edoardo subito cercò di fare i soliti scherzi sott’acqua anche per avere l’occasione di toccarmi il sedere o il seno; mentre eravamo attaccati al bordo decisi di aver atteso anche troppo a lungo e gli feci scorrere una mano lungo il suo bel petto abbronzato e muscoloso. La mia mano scese sempre più in basso fino a soffermarsi, con sua grande sorpresa, sul suo pene che prese vita all’istante sotto il mio tocco. Ripresosi dalla sorpresa Edoardo mi strinse fra le braccia iniziando a toccarmi insistentemente il seno. Allora gli sussurrai all’orecchio: “Mmm che bel pisellino che hai... lo voglio proprio provare tutto... portami nella tua cabina”. Lui non se lo fece ripetere due volte, uscimmo dall’acqua e mi portò quasi correndo alla sua cabina. Chiusi in quel piccolo e ombroso riparo lui iniziò a baciarmi con foga, la sua lingua penetrava fra le mie labbra colmandomi la bocca. Ci vollero solo pochi secondi per liberarci dei costumi bagnati e ritrovarci nudi e vogliosi. Subito lui chinò la testa verso il mio seno per succhiarmi avidamente i capezzoli che si erano fatti duri e spiccavano scuri ed eretti sulla pelle chiara del mio seno. La mia mano allora scese ad afferrare il suo pene che era ormai del tutto eretto. La cappella brillava rossa fra le mie dita mentre lo accarezzavo. Lui gemeva mentre gli stuzzicavo il prepuzio con l’unghia del pollice. Nel frattempo la sua mano era scesa ad accarezzarmi fra le gambe. Ero già bagnatissima e il mio clitoride era gonfio di desiderio. Lui prese a carezzarmelo per poi iniziare ad infilare due dita nella mia calda e bagnata fessura. Quando non ne potei più di quella tortura gli sussurrai all’orecchio: “Mettimelo dentro”. Allora lui si sedette sulla panca e mi fece sedere sopra di lui dandogli le spalle. Le sue mani mi tenevano la fica aperta per aiutare il suo pene a entrare con più facilità impalandomi sopra di lui. Iniziai allora a muovermi su e giù su di lui mentre Davide mi strizzava i capezzoli e mi mordeva il collo. Ormai stavo per venire così iniziai a menarmi furiosamente il clitoride per poter accrescere il piacere. Soffocai i miei gemiti di soddisfazione a stento giusto perché c’erano dei bambini che giocavano nella veranda della cabina. Mi accasciai su di lui sentendolo però ancora duro dentro di me. Sapevo cosa voleva. Lo vogliono tutti gli uomini prima o poi. Mi alzai in piedi mentre lui rimase seduto. Mi inginocchiai ai suoi piedi e iniziai a menarglielo per poi prenderlo in bocca. Era un pene di normali misure, riuscivo a prenderlo interamente in bocca, ma intanto gli accarezzavo le palle e la base del cazzo. Quando gli succhiavo la cappella lo sentivo trattenere il respiro. Ad un certo punto mi afferrò la testa e iniziò a pomparmi in bocca, a scoparmi la bocca. Un’ultima stoccata e venne, venne in abbondanza, dalla bocca il suo seme mi colò sul seno e sul ventre. Quello che riuscii lo ingoiai il resto le lo ripulii con il suo asciugamano. “Ciao Edoardino, salutami il bel Fabio” dissi uscendo dalla porta della cabina dopo essermi infilata nuovamente il costume. Lui rimase lì ancora stordito dall’orgasmo senza dire nulla. Sorrisi incamminandomi verso la mia cabina. Chissà, pensai, magari domenica prossima “proverò” il suo amico.

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24/07/2007 18:32

skombinato

sei solo una piccola vanitosa..sarai la solita botte alta mezza sega frigida ke sogna il principe e magari 6 ancora vergine. vai a battere x pagarti gli studi ma quali?

19/07/2007 15:55

jackass

e davide chi è?

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